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Perchè il sistema di gioco 4-5-1 sta sulle p***e a tutti?

  • Riccardo Pontremolesi
  • 5 ago
  • Tempo di lettura: 12 min

Aggiornamento: 3 giorni fa

Il 4‑5‑1 viene spesso considerato un assetto altamente difensivo, privilegiando la copertura del campo e il controllo del centrocampo


Nel corso degli anni la sua principale interpretazione è stata quella di essere identificato e inserito nei sistemi di gioco “difensivi”, ovvero quei sistemi che fanno della fase difensiva il loro mantra esistenziale.


Ritengo, invece, che il sistema 4-5-1 abbia delle interessanti potenzialità, unite al fatto che credo sia un sistema di gioco molto versatile che permette di trasformarlo all’occorrenza in altri sistemi di gioco senza stravolgere troppo l’aspetto tattico.


In questa guida cercheremo di analizzare questo assetto sia dal punto di vista difensivo, quindi nella fase di non possesso, sia da quello offensivo, quindi nella fase di possesso, cercando di evidenziarne punti di forza e punti di debolezza.


Nell’ultima parte cercheremo di proporre alcune situazioni volte allo sviluppo di azioni offensive. Come sempre trattasi di idee.


FASE DIFENSIVA DEL 4-5-1 (Fase di Non Possesso):

Il sistema di gioco 4-5-1, come detto nell’introduzione, è da sempre considerato un sistema altamente difensivo, utilizzato da quadre il cui unico obiettivo è non subire goal.


Il pensiero comune è che questo sistema sia utilizzato da quelle squadre che hanno come obiettivo il lasciare il possesso totalmente nelle mani avversarie, difendersi e colpire in contropiede.


Cerchiamo di motivare il perché di questo pensiero comune osservando la figura sottostante.

 

4-5-1

In Figura 1 possiamo immediatamente comprendere il perché di questo luogo comune.


  • Linea difensiva con 4 giocatori: il fatto di avere una difesa con 4 giocatori rispetto ad una difesa a 3, permette di avere una solidità difensiva migliore e più “scolastica”. Sappiamo tutti che allenare la difesa a 4 è sicuramente più “facile e immediato” rispetto ad allenare la difesa a 3. I movimenti sono più facili da apprendere e più didattici rispetto a quelli di una difesa a 3. Questo permette, quindi, di avere già un vantaggio importante rispetto al sistema 3-5-2;


  • Centrocampo folto con 5 giocatori: peculiarità unica del sistema 3-5-2, avere un centrocampo con 5 giocatori a cui dietro aggiungiamo una linea a 4 permette, di fatto, di avere un muro da scardinare per gli avversari. Se i 4 dietro in fase di non possesso restano stretti e compatti mentre i 5 riescono a chiudere le giocate laterali ecco che per un avversario trovare varchi diventa molto complesso e molto articolato.


Si evince quindi con particolare naturalezza come l’idea comune che il sistema 4-5-1 sia prettamente difensivo trova riscontro nelle immagini e nelle spiegazioni.

Tuttavia, dobbiamo provare ad andare più nel dettaglio, concentrandoci sui 5 giocatori a centrocampo identificandone le caratteristiche.


  • Quinti: trattasi dei due giocatori più esterni, quei giocatori dotati da spiccate qualità offensive ma anche difensive, sono giocatori di gamba il cui scopo è fare spola avanti e indietro sulla fascia per essere sia pericolosi offensivamente quanto solidi difensivamente. Parliamo di giocatori abili nel duello 1v1 offensivamente ma anche difensivamente; saltarli non è facile.


  • Mezz’ali: sono i giocatori più importanti del sistema di gioco a mio giudizio, la loro posizione è centrale accanto al mediano. Si caratterizzano per le spiccate qualità offensive in termini di inserimenti negli spazi ma allo stesso tempo sono molto abili in fase difensiva. Sono abili nell’accettare 1v1 o il 2v1; non devono farsi mettere in mezzo con giocate triangolo degli avversari. Allo stesso tempo devono essere dotati di buona tecnica per permettere alla squadra di uscire dalla propria metà campo per andare a sviluppare situazioni offensive.


  • Mediano: il giocatore pensante del centrocampo, quello posto centralmente e da cui dipende principalmente lo sviluppo offensivo ma anche quello difensivo. È il giocatore tecnicamente più valido, quello che detta i tempi delle giocate e che permette alla squadra di uscire dal pressing avversario. Non solo, è il giocatore che deve saper leggere le situazioni e difensivamente deve impedire sviluppi offensivi avversari per vie centrali.


Cosa possiamo dedurre a questo punto?


Pur essendo nel capitolo della fase difensiva, sviscerando le caratteristiche dei giocatori a centrocampo riscontriamo spesso la parola “offensiva” ovvero giocatori che non devono saper pensare solo a difendere ma devono essere sempre pronti a sviluppare situazioni offensive.


Restiamo concentrati però sulla fase difensiva e vediamo alcune contrapposizione contro sistemi di gioco avversari che potrebbero capitare durante una partita.


Come detto, il nostro focus resta al momento solo ed esclusivamente sulla fase di non possesso; quindi, siamo in situazione in cui la palla la hanno gli avversari e il nostro principale obiettivo è impedire di subire un goal.


Prendiamo la Figura 2 sotto riportata: trattasi di contrapposizione tra un sistema 4-5-1 e un sistema 4-3-3 utilizzato dalla squadra blu avversaria. Il nostro focus è ora capire come ci si può comportare e cosa possiamo/non possiamo fare in termini difensivi.


 

4-5-1

Concentriamoci al momento sul sistema utilizzato dalla squadra in possesso, ovvero i blu: il sistema 4-3-3 permette di avere interessanti sviluppi laterali sfruttando così proprio le catene laterali.


La ricerca dell’ampiezza con le ali è una caratteristica comune per permettere alla squadra che difende di aprire i terzini e lasciare spazi interessanti tra difensore centrale e terzino da andare ad occupare per far male.


Tuttavia, possiamo immediatamente constatare che, quando il sistema 4-3-3 trova difronte un sistema 4-5-1 le cose sono complesse e il muro difensivo diventa molto difficile da abbattere.


Abbiamo identificato con dei numeri alcune soluzioni che la squadra blu potrebbe attuare a cui corrisponderà una reazione della squadra rossa difendente.


  1. Il terzino blu è in possesso palla e ricerca immediatamente la massima ampiezza con un lancio o passaggio indirizzato all’ala. Come si comporta la squadra in non possesso? Partiamo dal presupposto che trattasi di giocata difficile da attuare in quanto il quinto rosso di parte dovrà chiudere quella linea di passaggio impedendo di fatto la ricerca di tale uscita. Cerchiamo però di approfondire in quanto non è detto che quella giocata sia impossibile da ricercare per vari aspetti.


    1. Il quinto è messo male, si è accentrato troppo e quella giocata diventa visibile agli occhi del terzino. Cosa fare? Terzino rosso uscirà, quinto effettuerà una diagonale difensiva volta a prendere il posto del terzino ricomponendo una difesa a 4.

    2. Il quinto non chiude la linea, bensì marca direttamente a uomo l’ala. Il terzino blu difficilmente ricercherà questa giocata in quanto il proprio compagno è marcato stretto e non potrebbe avere il tempo di liberarsi dalla marcatura.


  2. Il terzino blu non ricerca immediatamente la giocata esterna sull’ala in quanto questa marcata o la linea di passaggio è chiusa. Ricerca allora una giocata centrale per la propria mezz’ala di riferimento. La squadra rossa, tuttavia, disponendo di un centrocampo a 5, fa sì che le proprie mezz’ali dovranno necessariamente marcare a uomo le mezz’ali avversarie impedendo la ricerca di questa giocata al terzino e di fatto chiudendo qualsivoglia sviluppo centrale. Questo si evince dal fatto che a centrocampo è presente anche il mediano che, se lavora tra le linee, riesce sempre a dare sostegno alla manovra riuscendo ad essere sempre libero da marcatura;


  3. Il terzino, non trovando sbocchi laterali o centrali, tenta la giocata diretta verso l’attaccante, se questo con fisico importante tale da permettergli di tenere palla. Questa è una giocata che di fatto può essere fastidiosa per la squadra rossa; tuttavia, l’attaccante blu è gestito e controllato dai due difensori centrali rossi, ergo un 2v1. Inoltre, anche qualora riuscisse a spizzare la palla verso le ali, queste saranno attaccate dai terzini e i quinti procederanno a calare in linea per compattare la squadra.


È chiaro che quelle identificate sono alcune situazioni che in partita potrebbero presentarsi e certamente altre centinaia potrebbero essere trovate e sviluppate.


Ma il messaggio che cerco di far passare è che un centrocampo a 5 unito ad una difesa a 4 è veramente difficile da scardinare.


La squadra avversaria blu deve essere abile nel girare palla con velocità, con pazienza ricercando i varchi giusti attraverso scambi veloci, 1-2 immediati tra giocatori cercando di mettere nel mezzo la squadra rossa ottenendo così vantaggi importanti per chiudere la propria azione offensiva.


 

4-5-1

Proviamo adesso a vedere una contrapposizione differente, ovvero quella tra un sistema 4-5-1 e un sistema di gioco che utilizza due punte, il classico 4-4-2.


Abbiamo identificato, come nell’esempio precedente, con dei numeri alcune soluzioni che la squadra blu potrebbe attuare a cui corrisponderà una reazione della squadra rossa difendente.


  1. Il terzino ricerca una giocata in ampiezza per il quarto di centrocampo. Come nell’esempio della contrapposizione con il 4-3-3, questo giocatore è di competenza del quinto rosso che deve impedire il passaggio chiudendo la linea o, in alternativa, marcando a uomo suddetto giocatore. E’ chiaro che un centrocampo a 4 contrapposto ad un centrocampo a 5 permette già di base di poter avere sempre superiorità numerica in mezzo al campo avendo sempre un uomo libero dalla marcatura.


  2. La squadra blu supponiamo abbia lavorato molto con il proprio allenatore e abbia delle soluzioni alternative. Supponiamo che una giocata codificata sia quella di ricercare nello spazio alle spalle del quinto l’inserimento della punta centrale che si apre ricevendo palla. In questo caso il quinto è superato. Quell’attaccante sarà di competenza del terzino rosso di parte, con il quinto che avrà l’obbligo di andare o in raddoppio o in alternativa di inserirsi nella linea difensiva. Molti potrebbero preferire un inserimento del mediano dentro la linea lasciando il quinto sul quarto di centrocampo blu; io preferisco inserire un uomo in più in area che, in caso di cross dell’attaccante o del quarto dopo uno scarico dell’attaccante arretrato, permetta di avere netta superiorità anche nel gioco aereo.


  3. Il terzino blu ricerca una giocata interna per un mediano. I mediani blu sono di competenza delle mezz’ali rosse che hanno come obiettivo quello di impedire a questi di giocare. Il mediano rosso, invece, deve lavorare tra le linee impedendo giocate dirette da questi agli attaccanti e di fatto obbligando i blu a o effettuare lanci in avanti o, in alternativa, girando palla da dx a sx.


Anche contro un centrocampo a 4 e un attacco a 2 il sistema di gioco 4-5-1 si presenta come sistema solido, difensivamente difficile da scardinare.


E’ chiaro che le due punte, tuttavia, possono essere più fastidiose da gestire soprattutto se una delle due punte è molto mobile e una molto più statica.


In quel caso io preferisco che la punta mobile sia di competenza del mediano, partendo sempre dal presupposto che io chiedo ai miei giocatori di ragionare e di capire se quel giocatore può essere o meno pericoloso per noi.


Se la risposta è affermativa, allora la marcatura a uomo è obbligata e spetta, come detto, al mediano; se la mia squadra ritiene che quel giocatore non sia poi così determinante o pericoloso, preferisco lasciarlo libero di muoversi sempre però osservandolo e cercando di impedirgli di ricevere palloni puliti e semplici.


E nel caso di contrapposizione ad un sistema 3-5-2?


Lasciamo a voi l’interpretazione sulla base di quanto detto, fermo restando che in questo caso abbiamo due centrocampi a 5.


La mia soluzione?


Uomo su uomo quantomeno a centrocampo in fase di non possesso. Il resto degli sviluppi li lasciamo alla vostra fantasia




La flessibilità strategica è un altro suo punto di forza: può trasformarsi in un 4‑3‑3 o un 4‑2‑3‑1 a seconda del contesto




FASE OFFENSIVA (Fase di Possesso):


Vista la fase difensiva, quindi quella in non possesso, proviamo adesso a concentrarci sugli sviluppi offensivi del sistema di gioco 4-5-1.


Come abbiamo già indicato ad inizio guida, questo sistema di gioco permette a mio giudizio di essere molto versatile anche in fase offensiva perché i giocatori a centrocampo posseggono qualità tecniche offensive importanti.


E’ chiaro che tra tutti gli aspetti positivi dobbiamo però riscontrare forse il difetto più importante e più impattante di questo sistema di gioco: avere un'unica punta che di fatto deve fare reparto a sé.


Poiché abbiamo definito il 4-5-1 un’evoluzione se vogliamo del 4-2-3-1 e/o del 4-3-3, in questi due moduli appena citati l’attaccante ha di fatto un unico compito: essere mero finalizzatore della manovra sfruttando i cross provenienti dagli esterni e, perché, gli sfondamenti laterali proprio di questi giocatori.


Nel sistema 4-5-1, la punta centrale ha un ruolo se vogliamo completamente diverso.


In prima battuta deve saper fare reparto da sé, cosa già complessa e difficile con caratteristiche che si ritrovano sempre meno nei giocatori odierni.


In seconda battuta l’attaccante deve partecipare attivamente alla manovra, deve saper venire incontro per lasciare spazio agli inserimenti delle mezze ali o degli esterni, deve proteggere palla per far salire la squadra ma allo stesso tempo deve non saper dare punti di riferimento ai difensori centrali avversari. 


Vediamo adesso delle soluzioni offensive da poter riportare sul campo al fine di cercare di sfruttare i vantaggi che un centrocampo a 5 permette di avere, ricordandoci sempre che le soluzioni sono infinite e che ogni allenatore dovrebbe mettere in pratica la propria filosofia e il proprio credo calcistico. 


In fase di costruzione a me piace ricreare una situazione di 4-1-4-1 con il mediano che si abbassa a ricevere palla, i quinti molto larghi e aperti e contestualmente le mezzali che si alzano leggermente per impedire alla squadra avversaria di attuare un pressing forsennato nella nostra metà campo.


Questa situazione la vediamo bene in Figura 4

 

4-5-1

Quali soluzioni offensive possiamo ricreare in questa situazione priva di avversari?


Innanzitutto, come indicato è fondamentale che i quinti occupino la massima ampiezza: questo servirà per far prendere decisioni alla squadra avversaria se facendo alzare i terzini o facendo alzare i centrocampisti uomo su uomo.


Inoltre, questo permette di creare spazi interessanti in mezzo al campo che dovranno essere occupati dalle mezz’ali il cui compito è muoversi e occupare tali spazi.


In costruzione quindi vediamo come le possibilità possono essere diverse e in figura ne abbiamo al momento presentate due. Trattiamo la costruzione bassa in questo momento.


  • Con le linee nere vediamo una delle più classiche costruzioni che è quella che mi piace definire “fuori-fuori” ovvero si ricerca il terzino per andare poi sulla massima ampiezza ricercando il quinto di centrocampo;


  • Con la linea gialla, invece, stiamo effettuando una costruzione interna alla ricerca del mediano che dovrà essere abile nello smarcarsi lavorando tra le linee di attacco e centrocampo avversario. Ricevuta palla il mediano ha molteplici costruzioni e/o soluzioni da poter sviluppare che vediamo in Figura 5.


 

4-5-1

Ripartiamo quindi dal mediano che ha palla e che è riuscito a superare la linea di pressione avversaria potendo così avanzare di qualche metro in direzione porta avversaria.


Contestualmente tutta la squadra avanza con i quinti che immediatamente cercando di spingersi in avanti cercando di creare una situazione offensiva contenente 3 giocatori: i quinti + l’attaccante centrale.


In Figura abbiamo numerato 3 possibili sviluppi in costruzione media per poi arrivare a costruzione alta che vedremo a breve:


  1. Ricerca immediata del cambio gioco sul quinto opposto: soluzione di difficile lettura per gli avversari e soprattutto molto utile per obbligare la squadra a scivolare continuamente.


    Siamo partiti con una costruzione a sinistra in Figura 4 con la squadra avversaria che sarà scivolata in tale zona del campo.


    Adesso la obblighiamo a scivolare nuovamente ma nel lato opposto, obbligandola a muoversi e contestualmente a perdere riferimenti e posizioni.


    Questa situazione è molto utile se il campo è largo e permette quindi di creare spazi interessanti tra il terzino avversario e il difensore centrale; spazio che, come detto, mi piace che vadano ad occupare le mezz’ali.


    Il quinto, ricevuto il cross può effettuare tante scelte che proviamo  sviluppare in Figura 6.

 

4-5-1

La soluzione 1a è quella che può portare il quinto ad effettuare un cross diretto in area di rigore alla ricerca dell’attaccante centrale o del quinto opposto che si sarà buttato in area altezza secondo palo. 


La soluzione 2a invece prevede una collaborazione tra il quinto e la mezzala che si è buttata in avanti che ricercherà la punta centrale o, perché no, potrà provare a calciare direttamente.


La soluzione 3a è appunto lo sviluppo appena citato: dopo collaborazione tra la mezzala e la punta, questa scarica alla mezz’ala opposta per andare a cercare la conclusione direttamente in porta.


  1. Ritornando alla Figura 5, la soluzione numero 2 è quella che prevede una giocata in verticale per la mezzala che si sarà buttata alla ricerca di uno spazio libero. Anche qua le soluzioni sono molteplici: la mezz’ala può puntare l’uomo e provare la conclusione, la mezz’ala può collaborare con l’esterno aprendo il gioco e continuando ad avanzare così senza palla per riceverla nuovamente successivamente; la mezz’ala può tentare un nuovo cambio gioco per obbligare la squadra avversaria a scivolare nuovamente facendo così perdere i riferimenti;


  2. La soluzione 3 di Figura 5 è quella che vede la partecipazione fattiva e attiva della punta centrale. Questa, venuta incontro, lascia spazio agli inserimenti dei quinti e di una mezzala. La punta dovrà lavorare di scarico proteggendo palla, scaricando ad una mezzala che potrà mandare così i propri compagni negli spazi di riferimento.


Voglio ora portare un esempio pratico, un esempio che mi è capitato in campo durante una partita disputata qualche settimana fa rispetto alla stesura di questo articolo.


Perché lo faccio?


Perché credo che possa servire per comprendere ancora di più la duttilità e la versatilità di questo sistema di gioco in una situazione che non ho voluto toccare al momento.


Recentemente mi è capitato di affrontare una squadra contrapposta 4-3-3 che attuava una doppia marcatura sul mio centravanti fisico.


Il mio sistema di gioco di partenza era un 4-4-2 ma non riuscivamo a trovare sbocchi offensivi in quanto la squadra avversaria sapeva difendere compatta e sapeva poi ripartire in contropiede.


Decisi quindi abbassare l’altra punta sull’esterno decidendo di cambiare sistema di gioco proponendo un 4-5-1.


Il mio obiettivo era quello di sviluppare il gioco sulle fasce al fine di aprire varchi tra i due centrali, impegnati nella doppia marcatura, e i terzini che a quel punto dovevano interessarsi dei quinti e quindi aprirsi.


Questo mi ha portato a spingere le mezz’ali ad attuare comportamenti ultra-offensivi, chiedendogli in modo esasperato di buttarsi in quello spazio che prima o poi la palla sarebbe arrivata: arrivata o attraverso combinazioni palla a terra o attraverso cambi gioco attuati dai quinti. 


Posso constatare che questa mossa si è rivelata poi vincente in quanto la squadra avversaria si è trovata in forte difficoltà nel gestire i nostri cambi gioco e nel gestire gli inserimenti delle mezz’ali, trovandosi così obbligata a “mollare” la doppia marcatura e liberando così la fisicità del mio attaccante. 


CONCLUSIONI

Crediamo di aver sviscerato alcuni punti di forza e debolezza di questo sistema molto sottovalutato e considerato da sempre “difensivo”.


Possiamo invece constatare come questo sistema sia adattabile e mutabile: è trasformabile in un 4-3-3 in fase di possesso ma allo stesso tempo in un sistema 4-1-4-1 in fase di costruzione bassa; perché no, possiamo trasformarlo in un 4-3-2-1 ad albero di Natale senza stravolgere troppo la situazione.


Non solo: anche un 4-4-2 è adattabile e trasformabile.


Non solo: abbiamo visto come questo sistema permetta di avere interessanti sviluppi in fase offensiva che prevedono lavori di catena, lavori di sviluppo laterale ma anche sviluppo verticale alla ricerca della punta centrale, fulcro del gioco. 


Abbiamo anche visto come questo sistema difensivamente sia un muro difficilmente valicabile.


Chiaro: un approccio totalmente difensivista con i quinti molto bassi non permetterà poi alla squadra di avere abbastanza campo e spazio per offendere adeguatamente. 


Ritenere quindi il sistema di gioco 4-5-1 esclusivamente difensivo è a mio giudizio errato.


Ritengo che sia un modulo interessante, con spunti difensivi e offensivi forti.


Come ogni sistema di gioco, in conclusione, ha i suoi pro e i suoi contro; ma certamente resta un sistema di gioco versatile e camaleontico.


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