Solo viaggiando ho trasformato la mia passione nel mio lavoro
- Blog Coaches!
- 12 mag
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Maurizio Licata
Perchè hai deciso di intraprendere il tuo percorso da allenatore fuori dall'Italia?
"I miei primi passi come allenatore di calcio iniziarono in Italia, ma con il passare del tempo mi resi conto che quella passione difficilmente si potesse trasformare in un lavoro a tempo pieno. Dopo aver terminato il mio percorso universitario in lingue e culture orientali , decisi di trasferirmi in Giappone per continuare il mio percorso di studi. Fu lì che aprii gli occhi e mi resi conto che il mio sogno potesse trasformarsi in realtà, e da lì iniziò la mia avventura in giro per il mondo (Finlandia, Malta, Corea Del Sud, Giappone ed Emirati Arabi). L'opportunità di lavorare all'estero a tempo pieno e la passione sia per il calcio che per l'Oriente segnarono l'inizio di un sogno che continua a essere vivo e più forte che mai. Sicuramente, se non avessi viaggiato all'estero, non sarei mai diventato un allenatore a tempo pieno."
Quale è l'aspetto che porti con te da ogni esperienza che hai fatto all'estero?
"Lavorare all'estero è bello, ma allo stesso tempo bisogna essere pronti ad accettare le differenze culturali, adattandosi ai luoghi e alle persone, ricordando che tutti sono diversi e che le differenze culturali esistono. Ho sempre avuto un grande rispetto per le persone e le porto sempre nel mio cuore; a partire dalle mie prime esperienze nell'attività di base fino alla prima squadra, tutte mi hanno donato qualcosa e spero di aver lasciato qualcosa non solo a livello calcistico, ma anche a livello umano. Ogni posto mi ha lasciato emozioni ed esperienze diverse, a partire dagli inchini e dal rispetto dei ragazzi giapponesi, dai paesaggi innevati della Finlandia , dallo sfarzo di Dubai, dalle splendide spiagge di Malta fino all'incredibile crescita tecnologica della Corea del Sud. Posso concludere dicendovi che non importa se si giochi con la neve, sull'erba, sulle spiagge o nel deserto, perché la lingua del calcio è la stessa: il pallone continuerà a rotolare finché ci saranno uomini, donne, ragazzi/e e bambini/e che inseguiranno il loro sogno di segnare un gol"
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